La Via Francigena a Talignano

Una piccola deviazione dalla strada statale porta alla pieve di San Biagio a Talignano. Voluta dai monaci cistercensi è stata eretta nel 1200 ed era punto di riferimento importante per i pellegrini, che vi trovavano cure e ospitalità.
L’aspetto attuale si deve ai restauri degli anni Trenta del Novecento. Intatta è la zona absidale e l’importante bassorilievo della Psicostasi, con San Michele che pesa le anime insidiato dal demonio, sulla lunetta d’ingresso, una delle rarissime rappresentazioni in Italia del giudizio finale attraverso la scena della pesatura dell’anima, certo elemento di riflessione per i Pellegrini diretti alla città eterna.

In posizione di poco superiore alla chiesa si trova Villa Lalatta, casa fattoria del XVII secolo, oggi di proprietà della Cassa di Risparmio di Parma & Piacenza, restaurata negli anni Ottanta del Novecento, ricca di opere d’arte e dal vasto e ben curato parco che presenta una delle più estese stazioni parmensi dell’olivo.

Tornando sulla strada statale si raggiunge Ozzano Taro dove, nel Podere Bellafoglia è allestito il Museo Guatelli della Civiltà Contadina, straordinaria raccolta di oggetti della cultura materiale, composta da diverse decine di migliaia di reperti che documentano usi, mestieri e tradizioni del mondo rurale, artigianale e paleoindustriale dell’area Parmense, formatasi per iniziativa del maestro Ettore Guatelli e oggi acquista dall’Amministrazione Provinciale di Parma.
Sempre a Ozzano è l’accesso al Parco Fluviale del Taro, secondo parco regionale del Parmense, che si estende per oltre 20 km lungo l’asta del fiume Taro, straordinario ambiente botanico e ornitologico, sorta di corridoio migratorio fra Tirreno e Po, ove transitano annualmente oltre duecento differenti specie di volatili.