Magie Manieriste a Bardi

Uno dei primissimi lavori giovanili di Parmigianino, è lo Sposalizio di Santa Caterina d’Alessandria coi Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista ora nella chiesa di Santa Maria di Bardi, ma originariamente dipinta per la chiesa di Viadana (Mantova).
Apparentemente l’opera è convenzionale: è una sacra rappresentazione collocata in uno spazio semicircolare su fondo architettonico con un porticato che si intravede nella parte centinata. La grande innovazione di Parmigianino sta nel dipingere le figure molto allungate, caratteristica che si riscontrerà spesso nei dipinti più tardi del pittore, e che risulterà ancora più evidente grazie al perfezionamento della sua tecnica pittorica.

Al visitatore che si sia inoltrato lungo la val Ceno per raggiungere l’abitato, non passerà inosservato lo splendido castello, saldamente aggrappato ad un grande masso di diaspro rosso, testimonianza di architettura militare medievale, magnificamente conservata. Costruito tra il XII e il XIV secolo, il castello è ancora oggi visitabile. Nei quartieri adibiti ad alloggio dei soldati è allestito il Museo della Civiltà Valligiana che espone oggetti e strumenti della cultura tradizionale di queste terre.

Mostre periodiche vengono allestiti negli altri spazi della fortezza. Nell’abitato, che conserva interessanti vestigia del suo passato di capitale del piccolo Stato dei Landi, si trovano gli oratori barocchi di Santa Maria delle Grazie e di San Giovanni, risalenti al XVIII secolo.
Nei pressi del paese, che la leggenda vuole prendese nome dall’ultimo degli elefanti di Annibale qui spirato, a circa 15 km si trova il Castelliere d’Umbrìa, sulle pendici del Monte Barigazzo, antica fortificazione risalente al X secolo.